SAN SEBASTIANO

20 Gennaio

La storia di San Sebastiano è poco trascritta nei libri ufficiali, ciò nonostante le notizie sul martire si sono accumulate grazie a tradizioni popolari e leggende. Nato a Narbonne, in Francia, nel III secolo dopo Cristo Sebastiano, seppur con riluttanza cominciò la carriera militare. In cuor suo però la sua ambizione era salvare i perseguitati a causa della fede, cosa che faceva di nascosto, vestendo l’uniforme. A lui sono attribuiti anche dei miracoli, come quella volta che ridette il dono della parola ad una donna, Zoe, che lo implorò buttandosi ai suoi piedi, avendo riconosciuto in lui un uomo di Dio Durante una visita a due condannati a tortura dal prefetto di Roma Cromazio, Marco e Marcellino Sebastiano riuscì a convertire un numeroso gruppo di loro parenti, e si convertì anche il prefetto, dopo aver ascoltato le parole del padre dei torturati, che inneggiava a San Sebastiano. Si racconta che Sebastiano riuscì a convertire 1.400 persone, compresi autorità, nobili e schiavi. Ma siccome egli portava ancora la divisa, l’imperatore Diocleziano lo condannò a morte, legandolo ad un tronco e facendolo trafiggere da frecce. Abbandonato sul tronco e creduto morto venne soccorso da una vedova, che in verità voleva dargli onorata sepoltura, e curato. Ancora vivo si presentò da Diocleziano per tentare di distoglierlo ancora una volta dal torturare i suoi uomini, che seppure cristiani servivano il suo esercito, ma neanche stavolta ebbe fortuna, e fu picchiato a morte. Oggi si trova in una catacomba che porta il suo nome, sulla quale è stata eretta la Basilica di San Sebastiano sulla via Appia, una delle sette principali chiese di Roma